Lo scorso 30 novembre 2022 STENA RECYCLING ha inaugurato, presso la propria sede di Angiari (VR), un nuovo impianto di trattamento delle plastiche proveniente dal trattamento dei RAEE.
L’evento di inaugurazione, alla presenza dei vertici di STENA e del Managing Director di STENA RECYCLING Giuseppe Piardi, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti istituzionali tra cui la vice presidente della Regione Veneto.
Secondo quanto indicato da STENA l’impianto istallato, con un investimento di 20 M€, consentirà di trattare fino a 150.000 t di plastica provenienti dai RAEE, in grado di generare un risparmio di 55.000 t di CO2 e di produrre materie prime seconde con cui poter realizzare fino a 60 milioni di tastiere o 200 milioni di telefoni. Inoltre è previsto anche un aumento occupazionale, con 80 nuove assunzioni previste nei prossimi 3 anni.
L’impianto garantirà il rispetto delle indicazioni normative grazie al processo di identificazione e separazione della plastica contenente i ritardanti di fiamma bromurati (dannosi per l’ambientale e per la salute umana), nonchè il reimpiego dei polimeri rigenerati (polipropilene, polistirene, polietilene) ampiamente utilizzati dalle filiere produttive AEE e automotive. In questo modo sarà possibile recuperare oltre il 65% di plastica, posizionando l’impianto tra le eccellenze italiane ed europee (ad oggi esistono solo 5/6 players sul mercato europeo con capacità produttive analoghe).
Nel dettaglio l’impianto è costituito da una linea wet dove il materiale in ingresso viene vagliato e selezionato per rimuovere i materiali estranei (ferro, cemento, polveri) per poi essere sottoposto ad una serie flottazioni che permettono di separare le plastiche pesanti, che contengono additivi e ritardanti di fiammi e vanno smaltite, da quelle riciclabili. Queste ultime finiscono nella linea dry dove, grazie a separatori elettrostatici, si procede alla separazione delle varie tipologie di plastica nonché, con un lettore ottico, anche dei vari colori. Il ciclo si chiude con degli estrusori che trasformano le scaglie selezionate in pellet rotondi del diametro di 2 mm. In questa fase, su richiesta dei clienti, è possibile additivare le plastiche prodotte con quanto necessario. L’impianto poi è anche dotato di un laboratorio interno dove vengono monitorate costantemente le caratteristiche ambientali e prestazionali dei prodotti.
Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa dell’evento.